Cattolica ha archiviato il primo semestre 2020 con premi lordi complessivi per 2.835 milioni (-13,3% su base annua), risentendo degli impatti del lockdown legato alla pandemia.
La raccolta premi riferita al ramo vita è diminuita a 1.776 milioni (-18,2% rispetto al primo semestre 2019), mentre quella riferita al ramo danni si è fissata a 1.048 milioni (-3,8% a/a). Il Combined ratio è sceso all’87,1% (93,4% nel periodo di confronto), soprattutto grazie al deciso calo della frequenza legato alla minore circolazione veicolare.
Il risultato operativo è cresciuto a 217 milioni (+38,7% rispetto ai primi sei mesi del 2020), beneficiando del suddetto calo della frequenza delle circolazione veicolare.
Dopo una gestione finanziaria scesa a 226 milioni (252 milioni nel periodo di confronto), il periodo si è chiuso un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 10 milioni (-83,1% su base annua), soprattutto a causa dell’impairment sul goodwill (-61 milioni). Le svalutazioni complessive incidono per circa 86 milioni sul risultato netto di gruppo. L’utile netto adjusted è stato pari a 80 milioni (+16% a/a).
Dal lato patrimoniale, a fine giugno il patrimonio netto si attesta a 2.322 milioni (2.351 milioni al 31 dicembre 2019). Sul fronte della solvibilità, al 30 giugno 2020 il Solvency II ratio è pari al 141% (175% a fine 2019). L’indice Solvency II del gruppo stimato a fine agosto è pari al 154%, in ulteriore recupero anche grazie alla discesa dello spread.
In data 6 febbraio 2020 il board aveva fornito una previsione di risultato operativo per il corrente esercizio compreso tra 350 e 375 milioni. Ad oggi tale guidance viene ribadita, pur considerando potenziali rischi legati alla pandemia. L’utile netto di fine 2020 sarà dipendente anche da altri fattori, quali eventuali svalutazioni.