Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,3% e “battendo” l’analogo indice europeo (+0,4%), non impedendo però al Ftse Mib (-0,1%) di chiudere in leggero calo.
Sul mercato restano le preoccupazioni per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e alcuni Paesi Europei (in Italia in misura minore), e su possibili nuovi lockdown con gli impatti che questo avrebbe sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive e in attesa di un possibile vaccino.
In questo scenario, con lo spread sceso in area 135-140 pb, il comparto bancario ha provato un rimbalzo.
Sul Ftse Mib scatta Banco Bpm (+5,8%), al centro delle attenzioni del mercato dopo la recente apertura dell’Ad Giuseppe Castagna a potenziali aggregazioni. I rumor di M&A coinvolgono UniCredit (+2,3%), che starebbe valutando la cessione di alcuni asset in Germania secondo indiscrezioni. In gran spolvero Bper (+5,3%), al lavoro sull’aumento di capitale.
Sul Mid Cap ritraccia Mps (-0,4%), con il Governo al lavoro sulla privatizzazione e il cui Ad Guido Bastianini sta lavorando alla rivisitazione del piano industriale. Ok Creval (+11,6%), il cui Ad Luigi Lovaglio in un’intervista ha spiegato di ritenere la banca una potenziale partner per un’alleanza.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sui conti.