Nel primo semestre 2020 Friulchem ha realizzato ricavi netti pari a 7,5 milioni, in crescita del 4,9% su base annua.
Una dinamica che ha beneficiato dell’incremento registrato dalla BU Umana, con un fatturato più che raddoppiato a 4,1 milioni, solo parzialmente assorbito dal calo dei ricavi della BU Veterinaria a 3,4 milioni (5,6 milioni nel primo semestre 2019).
Per quanto riguarda la prima di queste due business unit l’incremento delle vendite è attribuibile per 1,1 milioni al prodotto Fosfomicina, e a maggior ricavi da vendite del nuovo prodotto Prednisolone per 1,7 milioni, parzialmente assorbiti per 0,2 milioni, a causa di ritardi nelle consegne dei conti terzisti per il Covid-19.
Il calo della BU Veterinaria è riconducibile principalmente a fattori legati all’emergenza sanitaria.
Nel dettaglio le mancate lavorazioni di prodotti farmaceutici veterinari dello stabilimento di Vivaro per il partner commerciale inglese a causa dei ritardi nelle consegne dei suoi principi attivi hanno pesato per 0,4 milioni mentre la mancata fatturazione di prodotti veterinari ai partner europei a causa delle chiusure dei loro magazzini e per ritardi nei trasporti ha influito negativamente per 0,5 milioni.
Il calo della BU Veterinaria è inoltre dovuto per 0,3 milioni alle fatturazioni di milestone sul prodotto FC-CUBES, per ritardi dovuti alle approvazioni da parte dei ministeri competenti e per 0,9 milioni all’aumento del magazzino di prodotti finiti a fine semestre 2020 rispetto al periodo preso in riferimento.
Tuttavia, ad oggi, la BU Veterinaria, che risulta allineata alle previsioni di fatturato sul 2020, è attesa in recupero nel secondo semestre soprattutto per i fatturati dei partner europei.
L’Ebitda si è attestato a 28mila euro (0,7 milioni nel primo semestre 2019). La riduzione di tale aggregato e del relativo margine da 9,8% a 0,3%, è riconducibile all’inversione dei valori del fatturato tra prodotti veterinari ad alta marginalità a prodotti a bassa marginalità come quelli umani e commercializzati.
L’Ebit è stato negativo per 0,4 milioni (positivo per 0,3 milioni nel primo semestre 2019), in presenza di ammortamenti e svalutazioni aumentati del 4,6 per cento.
Gli oneri finanziari netti sono diminuiti del 74,6% grazie a minori oneri finanziari bancari e minori differenze su utili e perdite da cambi nel semestre di riferimento.
Il periodo in esame si è chiuso con una perdita netta di 0,4 milioni rispetto al precedente utile di 75mila euro.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 1,5 milioni a fronte di una liquidità netta di 1,1 milioni a fine 2019.
Friulchem, sulla base dei dati previsionali elaborati, rinforzati dalle informazioni dei partner commerciali e dai dati di settore, per il secondo semestre 2020, stima una crescita del volume delle vendite e un risultato economico di fine anno che dovrebbe recuperare in maniera parziale la perdita del primo semestre 2020.
La società conferma una forte patrimonializzazione e la solidità finanziaria e segnala che i dati per il secondo semestre mostrano un miglioramento e che dovrebbero portare ad una crescita in percentuale e valore dell’Ebitda.
Friulchem riporta tuttavia che i principali clienti della società sono situati in Europa, Asia, Giappone, Sud Africa e Sud America, nei cui territori il virus si sta continuando a propagarsi.
Pertanto qualora altri Governi europei decidessero di applicare misure straordinarie alla circolazione di merci e persone, ovvero qualora fossero ulteriormente inasprite le misure straordinarie adottate dal Governo italiano, si determinerebbe la difficoltà o l’impossibilità per la società di rifornire i propri clienti con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Disma Giovanni Mazzola, AD di Friulchem, ha così commentato: “Il primo semestre è stato caratterizzato da un contesto macroeconomico internazionale molto complesso, nonché molto doloroso da un punto di vista umano per la pandemia mondiale a causa del COVID-19″.
“Analizzando da un angolo strettamente numerico, il semestre di Friulchem ha visto l’attività della BU Umana proseguire con ottimi risultati e la BU Veterinaria subire invece qualche fisiologico rallentamento legato alle necessarie misure di sicurezza a tutela dei dipendenti del sito produttivo di Vivaro”.
“Inoltre, per il solo settore veterinario, alcune stringenti misure logistiche dei partner e dei clienti strategici europei ci hanno ulteriormente limitato, comportando anche un rallentamento nella marginalità della Società.
“Per i prossimi mesi”, continua Mazzola, “abbiamo previsto, grazie alla collaborazione avviata ad aprile con una delle più grandi multinazionali del settore veterinario per la commercializzazione in Brasile, Cina e Colombia di un mangime complementare reidratante, ad alto contenuto di elettroliti, e all’autorizzazione in Francia per un’estensione del brevetto legato alle compresse masticabili nel settore Vet e ai nuovi dossier Human, una buona ripresa che ci fa essere positivi sulla chiusura del secondo semestre del 2020”.
E tutto questo “Senza dimenticare che lo scorso marzo Friulchem ha acquistato il 13% del capitale sociale di Pharmabbie Inc., azienda americana specializzata nello sviluppo di farmaci veterinari da somministrare con la tecnologia proprietaria FC-CUBES che darà una ulteriore spinta alla crescita”.
“Sempre parlando della tecnologia FC-CUBES, abbiamo avviato partnership con ‘Emporio Adv’ e ‘Vet in Rete’ per supportare la crescita e la commercializzazione del brand Suppleo la linea di mangimi complementari 100% naturali per cani e gatti, basata sulla tecnologia italiana di Friulchem”.
“Inoltre vorrei sottolineare”, conclude l’AD, “che stiamo riprendendo anche l’attività di R&D, che ha subito inevitabilmente una brusca diminuzione a causa dell’emergenza mondiale”.
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