Banche (-7,5%) – Settimana sotto pressione per il settore

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un pesante ribasso del 7,5% e tenendo meglio dell’analogo indice europeo (-9,6%), frenando anche il Ftse Mib (-4,2%).

Sul mercato restano le preoccupazioni per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e alcuni Paesi Europei (in Italia in misura minore), e su possibili nuovi lockdown con gli impatti che questo avrebbe sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive e in attesa di un possibile vaccino.

In questo scenario, nonostante lo spread sceso in area 135-140 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana difficile.

Sul Ftse Mib resiste meglio Banco Bpm (-1,3%), al centro delle attenzioni del mercato dopo la recente apertura dell’Ad Giuseppe Castagna a potenziali aggregazioni. Sotto pressione UniCredit (-10,9%), coinvolta nei rumor di M&A e che starebbe valutando la cessione di alcuni asset in Germania secondo indiscrezioni. In rosso Bper (-5,6%), al lavoro sull’aumento di capitale.

Sul Mid Cap ok Mps (+1,9%), con il Governo al lavoro sulla privatizzazione e il cui Ad Guido Bastianini sta lavorando alla rivisitazione del piano industriale. Acquisti su Creval (+7,2%), il cui Ad Luigi Lovaglio in un’intervista ha spiegato di ritenere la banca una potenziale partner per un’alleanza.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sui conti.