Dopo la pubblicazione dei risultati del primo semestre del 2020, UBI Banca ha confermato la raccomandazione ‘buy’ su Grifal e alzato il target price da 3,15 a 3,50 euro, valore che esprime un potenziale upside del 55% rispetto al prezzo di chiusura di ieri.
La pandemia ha causato un calo dei ricavi del 20,5% in linea alle attese, ma la marginalità prevista era leggermente maggiore rispetto a quella effettiva (5,8% rispetto all’attuale 2,4%).
Ubi evidenzia comunque che, in tale scenario, ci siano indicatori positivi, tra cui l’incremento dell’incidenza delle vendite di cArtù salite al 15% del totale, la decisione strategica sul piano di investimenti per nuovi stabilimenti produttivi, la produzione su larga scala nel segmento degli elettrodomestici che potrebbe sostenere la crescita dei ricavi e le potenziali operazioni di M&A.
Nonostante la revisione al ribasso delle stime per l’anno 2020, UBI rimane fiduciosa sul potenziale nel lungo periodo della società, forte di un vantaggio competitivo difficile da replicare in un mercato in rapida crescita.
Il management di Grifal ha sottolineato il trend positivo per il terzo trimestre 2020 e un incremento dei nuovi ordini del 15% nel mese di settembre, anticipando una ripresa della redditività nel secondo semestre. La società non ha però fornito una guidance per l’esercizio in corso con una revisione del business plan presentato prima del periodo di lockdown, attesa nelle prossime settimane.
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