Il Ftse Italia Banche termina con un calo dell’1% e tenendo meglio dell’analogo indice europeo (-2,4%), frenando anche il Ftse Mib (-0,5%).
Sul mercato restano le preoccupazioni per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e alcuni Paesi Europei (in Italia in misura minore), e su possibili nuovi lockdown con gli impatti che questo avrebbe sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive e in attesa di un possibile vaccino.
In questo scenario, nonostante lo spread rimasto in area 135-140 pb, sul comparto bancario sono tornate le vendite.
Sul Ftse Mib resiste Banco Bpm (+0,1%), al centro delle attenzioni del mercato dopo la recente apertura dell’Ad Giuseppe Castagna a potenziali aggregazioni. Rallenta UniCredit (-1,2%), coinvolta nei rumor di M&A e che starebbe facendo delle valutazioni nella bancassurance.
Sul Mid Cap tiene Mps (+0,3%), con il Governo al lavoro sulla privatizzazione. Ritracciano Creval (-2,5%), al centro delle indiscrezioni su potenziali operazioni di aggregazione, e Popolare Sondrio (-2,1%), su cui Fitch ha rimosso i Rating Watch Negative.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e che ha pubblicato i primi risultati post commissariamento.