Il Ftse Italia Banche termina con un calo dello 0,7% e in linea all’analogo indice europeo (-0,9%), non impedendo però al Ftse Mib (+0,2%) di chiudere in territorio positivo.
Sul mercato restano le preoccupazioni per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e alcuni Paesi Europei (in Italia in misura minore), e su possibili nuovi lockdown con gli impatti che questo avrebbe sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive e in attesa di un possibile vaccino.
In questo scenario, nonostante lo spread rimasto in area 135-140 pb, sul comparto bancario sono tornate le vendite.
Sul Ftse Mib ancora in spolvero Banco Bpm (+4,2%), al centro delle attenzioni del mercato dopo la recente apertura dell’Ad Giuseppe Castagna a potenziali aggregazioni e che potrebbe riprendere il de-risking.
Frena Bper (-2%), che ha definito le condizioni dell’aumento di capitale da 802,2 milioni e rivisto i target attesi per il 2021 con l’acquisizione del ramo bancario da Intesa Sanpaolo, il cui closing è previsto nella prima parte del prossimo anno.
Sul Mid Cap ritraccia Mps (-3,9%), con il Governo al lavoro sulla privatizzazione. Realizzi su Creval (-5,8%), nei giorni scorsi al centro di rumor su potenziali aggregazioni.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e che ha pubblicato i primi risultati post commissariamento.