“Continuare a focalizzare le nostre scelte di portafoglio su società aventi la capacità potenziale di portare sul mercato farmaci, terapie, piattaforme innovative e rivoluzionarie con focus su small e midcaps dotate di interessanti progetti in pipeline”. Sono queste le priorità delineate dal Dr. Maurizio Bernasconi, Membro del Team di Gestione di BB Biotech e che da sempre caratterizzano l’approccio strategico della holding svizzera, anche in una situazione di contingenza come quella legata al Covid-19. Tutto questo dopo aver chiuso un primo semestre 2020 decisamente positivo con un utile netto di CHF 422 milioni e con Nav e titolo saliti a doppia cifra e in presenza di un efficace processo di investimento portato avanti da un team di standing elevato nella valutazione del know-how scientifico.
- Maurizio Bernasconi, Membro del Team di Gestione di BB Biotech, illustra le priorità strategiche
- Un processo di investimento ben strutturato
- Le società in portafoglio attive nel contrasto al coronavirus
- I risultati del primo semestre 2020
- La leva finanziaria di BB Biotech
- Lo scenario dei prossimi mesi
- Borsa e analisti
BB Biotech conferma la consolidata strategia di sviluppo basata su un’attenta ricerca e selezione di società da inserire nel proprio portafoglio, “aventi la capacità potenziale di portare sul mercato farmaci, terapie, piattaforme innovative e rivoluzionarie con focus su small e midcaps dotate di interessanti progetti in pipeline”, come afferma il Dr. Maurizio Bernasconi, Membro del Team di Gestione di BB Biotech.
Strategie vincenti che hanno consentito alla holding svizzera di archiviare i primi sei mesi del 2020 con un utile netto di CHF 422 milioni e con Nav e titolo in crescita double digit.
E lo scenario si conferma altrettanto positivo nel quale, nonostante il nervosismo sui mercati in vista delle elezioni presidenziali USA”, afferma Bernasconi, “l’attuale dinamismo del settore biotech supporterà il continuo sviluppo di tecnologie e asset di nuova generazione, offrendo così al team di gestione un ventaglio ancora più ampio di partecipazioni nonché nuove opportunità d’investimento”.
Infine, conclude Bernasconi, “gli instancabili progressi compiuti nel campo delle biotecnologie apporteranno soluzioni vantaggiose sotto il profilo medico ed economico, nella lotta alla pandemia di Covid-19, unitamente ai progressi sul fronte di numerose altre malattie e terapie, ci consentono di guardare con fiducia agli investimenti nel settore delle biotecnologie”.
Maurizio Bernasconi, Membro del Team di Gestione di BB Biotech, illustra le priorità strategiche
“Continuare a focalizzare le nostre scelte di portafoglio su società aventi la capacità potenziale di portare sul mercato farmaci, terapie, piattaforme innovative e rivoluzionarie con focus su small e midcaps dotate di interessanti progetti in pipeline”.
Sono queste, le priorità che caratterizzano da sempre l’approccio strategico di BB Biotech, evidenziate dal Dr. Maurizio Bernasconi, Membro del Team di Gestione della holding svizzera, anche in una situazione di contingenza come quella attuale legata al Covid-19.
Situazione nella quale, prosegue Bernasconi, “nonostante la crisi causata dalla pandemia, nel secondo trimestre il nostro team di gestione ha continuato a portare avanti la strategia d’investimento a lungo termine”.
Un processo di investimento ben strutturato
“Il processo di investimento della holding elvetica si articola in quattro fasi principali”, spiega Bernasconi.
“La prima tappa è caratterizzata dalla ricerca da parte del team di gestione del portafoglio di ambiti terapeutici, nei quali sono stati conseguiti progressi significativi e sviluppate tecnologie particolarmente promettenti”.
“La seconda fase”, prosegue il Dr,“è rappresentata dall’analisi approfondita (due diligence), nella quale l’attenzione viene spostata dai temi d’investimento alle singole aziende e ai relativi prodotti, focalizzandosi in particolare anche sui vantaggi potenziali offerti da un farmaco ai pazienti nonché al suo impatto sotto il profilo dell’economia sanitaria”.
“Nella terza fase l’analista sviluppa un piano d’investimento dettagliato, che sarà poi presentato al team di gestione prima e al Cda poi e, in caso di parere favorevole, il team provvederà a costituirne la posizione”.
“Il portafoglio target”, aggiunge Bernasconi, “è costituito da 20-35 posizioni differenziato sotto il profilo delle tipologie di società, patologie trattate e capitalizzazione, puntando a raggiungere, come sopra evidenziato, un obiettivo di reddito medio annuo del 15%”.
“Nonostante i nostri investimenti siano normalmente in società quotate in Borsa”, sottolinea Bernasconi, “abbiamo la possibilità di allocare fino al 10% del Nav in società private, non volendo precludere ai nostri azionisti l’opportunità di investire in nuove e interessanti tecnologie,seppur sviluppate da società che non hanno azioni negoziate sui mercati finanziari”.
“Degno di nota al riguardo l’investimento realizzato nel gennaio 2018 in Moderna, all’epoca non ancora quotata, e che sta attualmente sviluppando tra l’altro un vaccino contro il Covid-19”.
“L’ultima, ma non meno importante fase del processo d’investimento”, conclude al riguardo Bernasconi,“è costituita dal monitoraggio e dalla gestione del rischio con cui BB Biotech controlla in dettaglio gli sviluppi dei principi attivi candidati all’approvazione, nonché i nuovi dati clinici presentati dalle aziende in questione. Il tutto verificando sempre la validità delle ragioni che hanno portato all’investimento”.
Le società in portafoglio attive nel contrasto al coronavirus
Il contrasto al coronavirus catalizza l’attenzione internazionale sempre in attesa delle ultime novità in materia di nuovi vaccini e trattamenti da parte delle società del settore biotech e farmaceutico.
“Da segnalare che nel portafoglio di BB Biotech due aziende sono impegnate in questa battaglia”, evidenzia Bernasconi.
“La prima di queste è la già menzionata Moderna (peso del 5,2% al 30 giugno 2020), che ha pubblicato risultati positivi di fase 1 intermedi di sicurezza positivi e nuovi dati di immunogenicità per le coorti di adulti anziani. I risultati della fase ll sono attesi a ottobre mentre i primi dati di fase lll dovrebbero probabilmente arrivare a novembre”.
“L’altra società attiva nel contrasto al coronavirus che abbiamo in portafoglio”, aggiunge il Dr,“è Incyte (peso del 7,6%), che sta attualmente testando il medicamento Jakafi, un medicamento già approvato per il trattamento della policitemia vera e mielofibrosi, in pazienti affetti dal COVID-19 con sindrome da distress respiratorio (ARDS) con lo scopo di migliorarne il decorso”.
I risultati del primo semestre 2020
“Nella prima metà del 2020”, spiega Bernasconi,“il rendimento totale dell’azione BB Biotech, incluso il dividendo, è stato dell’11,4% in CHF e del 13,2% in EUR. Questa performance è stata leggermente inferiore rispetto all’apprezzamento del valore intrinseco (NAV), cresciuto invece del 15,7% in CHF, 18,0% in EUR e 18,2% in USD”.
“Questo andamento”, prosegue il Dr,“si è tradotto in un utile netto per il primo semestre 2020, pari a CHF 422 milioni, a fronte di un utile netto di CHF 554 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente”.
“Nel solo secondo trimestre 2020”, aggiunge Bernasconi,” BB Biotech ha registrato un utile netto pari a CHF 1,18 miliardi, a fronte di una perdita netta di CHF 336 milioni dello stesso periodo del 2019.
“Nella seconda frazione d’esercizio il prezzo dell’azione della società svizzera ha registrato un progresso del 32,1% in CHF e del 32,9% in euro, mentre il valore intrinseco (NAV) è cresciuto del 51,2% in USD, del 48,2% in CHF e del 47,7% in euro”.
“Nonostante la crisi causata dalla pandemia”, sottolinea Bernasconi,“nel secondo trimestre il nostro team di gestione ha continuato a portare avanti la strategia d’investimento a lungo termine di BB Biotech, concentrandosi in particolare su farmaci innovativi per patologie gravi e/o croniche e aggiungendo al portafoglio la small cap Generation Bio”.
La leva finanziaria di BB Biotech
“La leva finanziaria è un fattore molto importante nella nostra strategia”, afferma Bernasconi, “in quanto, ci permette di avere una certa flessibilità negli investimenti oltre che gestire al meglio, durante l’anno, la nostra politica di dividendi che prevede un rendimento della cedola pari al 5%”.
Ricordo al riguardo, specifica il Dr, “che lo scorso marzo abbiamo pagato un dividendo di 3,40 Chf, per un ammontare complessivo di 188 milioni di Chf, e che la leva finanziaria al 30 giugno scorso si è fissata al 4,6%, ben al di sotto del limite massimo stabilito del 15%”.
Lo scenario dei prossimi mesi
Uno dei temi principali di questi mesi, afferma Bernasconi, “è quello delle elezioni presidenziali USA, in vista delle quali prevale un certo nervosismo sui mercati”.
“L’attenzione non va tanto alla scelta del presidente (di certo importante) quanto piuttosto alla composizione del Congresso. Lo scenario considerato più negativo dagli investitori per l’industria healthcare sarebbe quello in cui i democratici conquistano la maggioranza dei due rami dell’organo legislativo. Il timore su più fronti è che le proposte di riforma più radicali possano avere concrete possibilità di diventare realtà, non solo nel settore sanitario”.
“In vista di un forte e costante aumento in termini di crescita e di densità dei dati generati dall’industria biotecnologica e dalla ricerca universitaria”, spiega Bernasconi, “il team di gestione degli investimenti sta ampliando le proprie strutture e risorse tecniche in modo da poter avvalersi di tecniche analitiche avanzate per le attività di valutazione e di due diligence”.
“La pandemia da COVID-19”, aggiunge il Dr, “non sembra destinata a risolversi nei tempi rapidi inizialmente prospettati ma riteniamo che gli instancabili progressi compiuti nel campo delle biotecnologie apporteranno soluzioni vantaggiose sotto il profilo medico ed economico”.
“Nel frattempo, i progressi sul fronte di numerose altre malattie e terapie proseguiranno a passo spedito e il continuo evolversi di nuove tecnologie ci fa ben sperare per il futuro sviluppo del settore delle biotecnologie”.
Guardando infine all’outlook sui prossimi mesi, conclude Bernasconi, “Per il secondo semestre sono attesi il raggiungimento di diversi milestones e approvazioni di farmaci. Quindi saranno questi eventi a trainare il progresso”.
Borsa e analisti
Le azioni BB Biotech si confermano in grado di attrarre l’attenzione degli operatori, alla luce non solo delle interessanti prospettive offerte dal settore biotech, ma anche dell’efficacia che da sempre caratterizza il processo di investimento portato avanti dalla holding svizzera.
Un appeal ulteriormente rafforzato in questi mesi dalle attese e dalla particolare attenzione riservata alla società impegnate nella ricerca e nello sviluppo di trattamenti e vaccini contro il coronavirus.
Un interesse che si è riflesso sull’andamento degli scorsi mesi, con il titolo BB Biotech che guadagnato nell’ultimo anno il 17% (in USD), in un settore altrettanto in crescita dove il benchmark Nasdaq Biotech Index ha registrato un rialzo del 35%.
Osservando le raccomandazioni degli analisti raccolte da Bloomberg,su 7 giudizi si contano 4 buy e 3 neutral, con un target price medio di 66,90 euro, prezzo che implica un upside potenziale del 10% rispetto al prezzo attuale.