Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,5%, al di sotto del corrispondente europeo (+0,1%) e del Ftse Mib (+0,9%).
L’attenzione degli operatori è rimasta in primis sulle parole del presidente della Bce Lagarde e del numero uno della Fed Powell che hanno parlato entrambi di misure a sostegno dell’economia.
Al riguardo, restano intanto monitorati i colloqui per il raggiungimento di un accordo su un pacchetto di stimoli negli Usa. Focus anche sulle condizioni di salute di Trump.
Tornando alle società del comparto utility, seduta debole per le big tra cui resistono A2A ed Enel a -0,4% ed Hera, a -0,5 per cento
La società guidata da Renato Mazzoncini e Suez hanno firmato oggi un Memorandum of Understanding (MoU) finalizzato a creare un player d’eccellenza per la gestione dei rifiuti del sistema produttivo e industriale italiano.
Snam (-1,9%) ha sottoscritto con Politecnico di Milano un accordo di collaborazione per avviare attività congiunte di ricerca sul ruolo del sistema gas nella transizione energetica, con un focus specifico sulle potenzialità dell’idrogeno e degli altri gas verdi nella lotta al cambiamento climatico.
Attraverso la controllata al 100% Snam4Efficiency, ha completato l’acquisizione da Gemma e Fen Energia del 70% di Mieci ed Evolve, società attive in Italia nel settore dell’efficienza energetica. L’operazione, ha un valore complessivo di circa 50 milioni.
In coda Italgas (-2,7%) il cui Cda ha deliberato il rinnovo del Programma EMTN aumentandone, contestualmente, l’importo massimo dagli attuali nominali 5 miliardi a nominali 6,5 miliardi.
Tra le mid, in flessione Iren (-0,2%). La multiutility emiliana fornirà energia da fonte rinnovabile certificata a tutti i siti italiani di Liquigas, società attiva nella distribuzione di GPL e GNL.
Tra le small vendite su Biancamano che chiude in coda a -1,8 per cento.
Sull’internazionale, Veolia ha acquisito da Engie il 29,9% di Suez al prezzo di 18 euro per azione (dividendo incluso), per un controvalore complessivo di 3,4 miliardi.
Per Suez però l’accordo Veolia-Engie è condotto “in modo ostile e a condizioni inedite e irregolari”.