Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo dell’1,4% e facendo meglio dell’omologo indice europeo (-2%), risentendo dello stop del comparto bancario (-1,3%) e chiudendo al di sotto del Ftse Mib (0,0%).
Sul mercato restano le preoccupazioni per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e alcuni Paesi Europei (in Italia in misura minore anche se in risalita), e su possibili nuovi lockdown (in alcuni Paesi sono state implementate parziali restrizioni), con gli impatti che questo avrebbe sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive e in attesa di un possibile vaccino.
La frenata del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusa Anima (-2,5%).
Sul listino principale ancora realizzi su Nexi (-5,7%), che ha siglato l’intesa con Sia per la fusione e con Cdp pronta ad appoggiare altre eventuali operazioni straordinarie mentre nel frattempo l’azionista Mercury ha venduto il 13,4% del capitale tramite Abb. Sottotono Exor (-0,2%).
Sul Mid Cap rallentano Banca Ifis (-1,4%), Cerved (-0,2%) e doValue (-1%). In rosso Banca Farmafactoring (-2,3%), con il socio BFF Luxembourg che ha ceduto il 4% del capitale tramite Abb.
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-1,7%).