Nexi – Palermo (Cdp): “Pronti a supportare altre eventuali operazioni straordinarie”

“Abbiamo appena avviato il nuovo percorso di fusione; qualora la società nascente decidesse di approfondire ulteriori operazioni nel settore, Cdp non farà mancare il suo supporto”.

Lo ha affermato in un’intervista a Il Sole 24 Ore Fabrizio Palermo, Ad di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), parlando a proposito della fusione Nexi-Sia annunciata ieri, con la stessa Cdp che avrà una quota di circa il 25% della combined entity tra i due gruppi.

“Nel mondo dei pagamenti digitali è in atto un consolidamento rapido e sono sicuro che la nuova società saprà muoversi con la velocità necessaria anche attraverso operazioni straordinarie”, ha puntualizzato Palermo.

Alcuni rumor riportati da Bloomberg hanno riportato di un potenziale interesse di Nexi per Nets, la società di pagamenti digitali dei Paesi Nordici, i cui azionisti di riferimento sono i fondi di private equity Hellman & Friedman, Advent e Bain (questi ultimi due soci anche della stessa Nexi insieme a Clessidra attraverso il veicolo Mercury a cui fa capo il 33% del capitale), che vorrebbero incassare 10 miliardi dalla possibile cessione.

Anche Paolo Bertoluzzo, attuale Ceo di Nexi e che assumerà la guida della combined entity con Sia, ha sottolineato che la nuova realtà “sarà nella migliore posizione per cogliere le opportunità internazionali che l’industria dei pagamenti potrà presentare”. Al momento però la priorità è l’aggregazione tra le due realtà.

Palermo ha poi ribadito che “il Paese ha bisogno di campioni nazionali e l’accordo Sia-Nexi è di particolare importanza perché dà vita a un colosso nei pagamenti digitali, che rappresentano una parte significativa delle infrastrutture del futuro e risultano determinanti per lo sviluppo economico”.

A proposito di Intesa Sanpaolo, che avrà in capo il 7% del capitale del nuovo gruppo post fusione, Palermo ha spiegato che “è una grande realtà del Paese e insieme lavoriamo molto bene”.

Intorno alle 11:10 a Piazza Affari il titolo cede il 3% a 16,89 euro, dopo il rally seguito prima ai rumor e poi all’annuncio dell’operazione con Sia. L’indice di settore sale dello 0,5 per cento.