Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,9% e in linea all’analogo indice europeo (+1,8%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,8%).
Sul mercato restano le preoccupazioni per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e alcuni Paesi Europei (in Italia in misura minore anche se in risalita), e su possibili nuovi lockdown (in alcuni Paesi sono state implementate parziali restrizioni), con gli impatti che questo avrebbe sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive e in attesa di un possibile vaccino.
In questo scenario, con lo spread sceso sotto i 130 pb, sul comparto bancario sono subito tornati gli acquisti.
Sul Ftse Mib brilla ancora Banco Bpm (+1,9%), con la banca al centro delle attenzioni del mercato dopo la recente apertura dell’Ad Giuseppe Castagna a potenziali aggregazioni e che sta lavorando al de-risking.
Bene Intesa Sanpaolo (+1,6%), la cui controllata attiva nel private banking crescerà in Svizzera con l’acquisizione del 69% di Reyl.
Ok Mediobanca (+3,9%), dopo la salita di Leonardo Del Vecchio oltre il 10% del capitale e con l’imprenditore pronto a supportarne la crescita.
Si interrompono le vendite su Bper (+0,9%), il cui aumento di capitale da 802,2 milioni è appena partito e con l’Ad Alessandro Vandelli che in un’intervista ha espresso ottimismo sull’operazione. Nel frattempo, l’istituto starebbe lavorando al nuovo statuto con le modifiche alla governance.
Sul Mid Cap rallenta nuovamente Mps (-1,6%), la cui assemblea ha dato il via libera al progetto di scissione a favore di AMCO e con la banca che sarebbe al lavoro sull’emissione di un bond subordinato per rispettare le condizioni richieste dalla BCE per dare il via libera all’operazione, mentre proseguono i rumor di M&A.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa.