Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,6% e allineato all’omologo indice europeo (+1,4%), beneficiando della risalita del comparto bancario (+1,9%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,8%).
Sul mercato restano le preoccupazioni per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e alcuni Paesi Europei (in Italia in misura minore anche se in risalita), e su possibili nuovi lockdown (in alcuni Paesi sono state implementate parziali restrizioni), con gli impatti che questo avrebbe sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive e in attesa di un possibile vaccino.
La rimonta del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusa sul Ftse Mib Fineco (+2,6%), che ha riportato una solida raccolta netta a settembre, così come Azimut (+1%).
Sul listino principale tornano gli acquisti su Nexi (+1,4%), che ha siglato l’intesa con Sia per la fusione e con Cdp pronta ad appoggiare altre eventuali operazioni straordinarie mentre nel frattempo l’azionista Mercury ha venduto il 13,4% del capitale tramite Abb.
Sul Mid Cap recuperano Banca Ifis (+1%), Cerved (+5,7%) e doValue (+2%). Bene illimity (+1%), che sta valutando alcuni portafogli dal valore complessivo di 2 miliardi. Ancora in rosso Banca Farmafactoring (-1,8%), con il socio BFF Luxembourg che ha ceduto il 4% del capitale tramite Abb.
Sullo Small Cap risale Banca Intermobiliare (+0,9%). Ok Banca Sistema (+3,3%), i cui volumi di factoring hanno raggiunto 2,2 miliardi da inizio anno.