Eurotech – Struttura resiliente e strategia di lungo termine per la digitalizzazione delle imprese

Eurotech è stata tra i protagonisti della Virtual Star Conference del 6 e 7 ottobre, nel corso della quale la multinazionale attiva nell’edge computing e nell’IoT industriale ha avuto modo di presentare la propria equity story alla comunità finanziaria. “Siamo molto soddisfatti dei meeting svolti, abbiamo incontrato oltre 30 gestori, con un mix equilibrato di investitori italiani ed internazionali”, ha dichiarato Roberto Siagri, Amministratore Delegato di Eurotech.

“La maggior parte degli interlocutori ci conosceva già, ma abbiamo incontrato anche nuovi operatori. La nostra attività non è semplice da spiegare e da assimilare, anche perché le società tecnologiche nel panorama italiano sono poche e molto diverse da Eurotech. Tuttavia, più gli investitori ci conoscono e capiscono il business, più hanno modo di apprezzarci e soprattutto di valorizzare i nostri asset immateriali”.

Un tema particolarmente importante in quanto, come spiega lo stesso Siagri, “nell’era del digitale il vero valore delle aziende risiede spesso nell’intangibile piuttosto che nel tangibile. Nell’economia classica un’azienda acquistava macchinari per aumentare la propria capacità produttiva e gli asset materiali rappresentavano il valore dell’impresa. Oggi non è più così e bisogna focalizzare gli investitori su questi concetti, altrimenti non si spiegherebbero Ipo come quella recente di Snowflake a Wall Street”.

Nel corso degli incontri, Eurotech ha potuto anche illustrare i risultati del primo semestre 2020, chiuso in utile nonostante l’impatto della pandemia di Covid-19. “Gli investitori hanno apprezzato la resilienza del Gruppo, che nonostante un calo del 32% sulla top line innescato dall’emergenza sanitaria ha dimostrato di avere un punto di pareggio basso e di essere una macchina snella ed efficiente, in grado di realizzare un risultato positivo nell’ultima riga di conto economico”, spiega Siagri.

Inoltre, prosegue l’Ad, “la nostra solida situazione patrimoniale – con oltre 10 milioni di cassa netta al 30 giugno – ci consente di affrontare con relativa tranquillità le difficoltà nel breve periodo e ci ha permesso di confermare gli obiettivi strategici di medio e lungo termine. La trasformazione digitale delle imprese, infatti, è ancora nella propria fase iniziale e noi dobbiamo continuare a investire seguendo una strategia che possa creare valore in un orizzonte temporale di medio-lungo termine”.

A tal proposito, è ormai risaputo come la pandemia e i lockdown abbiano impresso un’accelerazione alla digitalizzazione delle imprese, ma è doveroso fare alcune distinzioni.

“In questa prima fase”, precisa Siagri, “sono state avvantaggiate soprattutto le imprese che forniscono servizi legati alla digitalizzazione della vita delle persone, affrontando problemi come lo smart working, il work from home, la gestione in remoto di eventi e meeting. In una seconda fase, invece, assisteremo ad un’accelerazione di tutta la parte che riguarda la digitalizzazione delle macchine”, ovvero l’attività di Eurotech.

Pertanto, puntualizza il Ceo, “riteniamo che non sia possibile misurare il valore intangibile di Eurotech in funzione dei risultati di quest’anno, in quanto i vantaggi per il nostro settore si concretizzeranno più avanti nel tempo”. Anche in questo caso si presenta una problematica legata alla scarsa quantità di aziende tecnologiche quotate in Italia, in quanto risulta difficile trovare peers e si rischia di confrontare tra loro società molto diverse.

“Un altro elemento di confusione riguarda la trasformazione digitale nel settore industriale e nel consumer”, aggiunge Siagri. “Nel consumer è molto più semplice sostituire un asset, in quanto i costi sono contenuti, mentre nel settore industriale non è possibile rimpiazzare un macchinario con la stessa facilità, è necessario trasformarlo”.

“Il risultato finale del processo è lo stesso, ubiquità e pervasività, ma la digitalizzazione delle imprese industriali richiede tempi più lunghi, poiché bisogna applicare tecnologie simili a realtà completamente diverse. Nel lungo termine, tuttavia, il settore industriale è caratterizzato da un churn rate molto più contenuto rispetto al consumer, è difficile che un cliente fidelizzato ti abbandoni”.

Nel complesso, conclude Siagri, “gli incontri alla Star Conference sono stati molto utili e interessanti, sia per presentare agli investitori la nostra storia, sia per capire come raccontare al meglio la nostra azienda e il nostro modello di business”. Il tutto, con la prospettiva che questo interesse possa tradursi in un concreto sostegno strategico e finanziario per supportare lo sviluppo di Eurotech nel lungo termine.