Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dello 0,6% e allineato all’analogo indice europeo (-0,6%), frenando anche il Ftse Mib (-0,1%).
Sul mercato aumentano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato parziali restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino.
Da ultimo la BCE ha confermato una politica monetaria espansiva, rimandando a dicembre ogni eventuale nuova decisione a seconda di come evolverà la situazione.
In questo scenario, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 135-140 pb, sul comparto bancario sono proseguite le vendite.
Sul Ftse Mib vendite su Bper (-1,3%), il cui aumento di capitale è stato sottoscritto integralmente, mentre sale Mediobanca (+1,3%), fresca di conti e la cui assemblea ha rinnovato il board nel segno della continuità, anche se Leonardo Del Vecchio ha votato a favore della lista di Assogestioni.
Sul Mid Cap prova un rimbalzo Mps (+1,9%), con il Governo al lavoro nell’ottica della privatizzazione. Altro stop per Creval (-1,1%).
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa.