Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una flessione dello 0,2% e in direzione leggermente opposta rispetto all’analogo indice europeo (+0,1%), risentendo della performance sottotono del comparto bancario (-0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,1%).
Sul mercato aumentano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato parziali restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino.
Da ultimo la BCE ha confermato una politica monetaria espansiva, rimandando a dicembre ogni eventuale nuova decisione a seconda di come evolverà la situazione.
L’andamento incolore del settore del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, ad eccezione di Fineco (+2,8%) sul Ftse Mib.
Sul listino principale ancora qualche realizzo su Nexi (-0,1%), che ha da poco annunciato l’intesa con Sia per la fusione e su cui continuano i rumor di M&A.
Sul Mid Cap vendite su Banca Ifis (-3,2%), e doValue (-1,8%), che assumerà il ruolo di servicer per 450 milioni di Utp che dovrebbero confluire in un veicolo ad hoc secondo rumor, mentre risale Cerved (+1,8%).
Sullo Small Cap tiene Banca Intermobiliare (0,0%).