Generali starebbe valutando la possibilità di salire dall’attuale 24,5%, quota con cui è entrata tramite un aumento di capitale riservato, al 30% del capitale di Cattolica.
Lo riporta il Corriere Economia Economia. Lo scorso 7 ottobre, Generali ha ricevuto il provvedimento dell’IVASS avente ad oggetto l’autorizzazione all’acquisizione di una partecipazione qualificata nella misura minima del 24,4% del capitale, escluse le azioni proprie, che potrebbe essere incrementata fino ad un massimo del 49,9% del capitale.
In linea teorica, Generali potrebbe incrementare la propria quota in due modi. In primis, la compagnia triestina potrebbe rilevare una parte delle 20,6 milioni azioni oggetto del recesso esercitato dagli azionisti (pari all’11,64% del capitale) che non hanno concorso alla delibera di trasformazione in Spa, la cui offerta in opzione è partita lo scorso 27 ottobre e durerà fino al prossimo 26 novembre, al prezzo di 5,47 euro per azione.
Inoltre, Generali ha il diritto ma non l’obbligo di sottoscrivere la parte di propria competenza o che dovesse rimanere inoptata della’aumento di capitale da 200 milioni rientrante nell’ambito del piano di rafforzamento da 500 milioni richiesto dall’IVASS, che dovrebbe partire a dicembre.
Generali ha vincolato un proprio eventuale intervento all’assenza dell’obbligo di Opa, che scatterebbe in caso di superamento del 25% del capitale. Nel caso venisse superata tale quota, dovrebbe essere la Consob a concedere la deroga a non procedere con l’Opa.
“L’investimento di Generali in Cattolica ha carattere finanziario e di lungo termine, con la volontà di garantire la stabilità e sostenerne la crescita e si pone nell’ambito della partnership strategica creatasi in virtù dell’accordo”, ha spiegato la compagnia triestina nella dichiarazione di intenzioni pubblicata dalla Consob.
“Eventuali ulteriori incrementi della partecipazione da effettuarsi nei prossimi sei mesi fermo restando il limite del 49,9% saranno valutati tempo per tempo sulla base, principalmente, del rendimento dell’investimento, delle condizioni di mercato e delle opportunità di acquisto”, riporta la dichiarazione.
“Generali non intende acquisire il controllo o, comunque, esercitare un’influenza dominante sulla gestione”, specifica la dichiarazione.
Intorno alle 12:45 a Piazza Affari il titolo Cattolica guadagna il 3,7% a 4,41 euro, mentre le azioni Generali salgono del 2% a 11,75 euro. L’indice di settore sale del 2 per cento.