Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dello 0,5% e in linea all’analogo indice europeo (-1,1%), non impedendo però al Ftse Mib di chiudere in territorio positivo (+0,7%).
Sul mercato restano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.
Le attenzioni del mercato sono state puntate sull’esito delle elezioni presidenziali americane, che hanno visto prevalere il democratico Joe Biden.
In questo scenario, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 125 pb dopo la conferma di rating e outlook da parte di Moody’s sull’Italia, sul comparto bancario sono scattati alcuni realizzi dopo il rally delle ultime sedute, mentre volge al termine la tornata delle trimestrali.
Sul Ftse Mib ok Bper (+1,5%), concentrata sull’acquisizione degli sportelli da Intesa Sanpaolo, mentre frena Mediobanca (-2,1%), su cui si è espresso l’Ad di Banca Mediolanum, Massimo Doris.
Sul Mid Cap tiene Mps (+0,2%), che sta valutando un rafforzamento patrimoniale. Ancora in spolvero Popolare di Sondrio (+4,3%), fresca di conti.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e che ha pubblicato i risultati del periodo febbraio-settembre 2020, successivo alla fine del commissariamento.