Nei primi nove mesi del 2020 il gruppo Pierrel ha realizzato ricavi pari a 12,8 milioni rispetto ai 14,9 milioni del periodo di confronto.
L’Ebitda si è attestato a 1,7 milioni (1,9 milioni nei 9 mesi 2019) mentre l’Ebit è stato pari a 0,9 milioni (1,1 milioni nei 9 mesi 2019), con i relativi margini rispettivamente in crescita dello 0,9% e in calo dello 0,3 per cento, in presenza di ammortamenti e svalutazioni aumentati del 4,3 per cento.
Gli oneri finanziari netti sono diminuiti a 0,2 milioni dai precedenti 0,9 milioni. Tale voce include anche proventi finanziari netti figurativi da attualizzazione e da adeguamento valutario, complessivamente pari a circa 0,1 milioni, riconducibili al debito ancora dovuto da Pierrel nei confronti del cliente americano Dentsply International per un controvalore al 30 settembre 2020 pari, a titolo di interessi e sorte capitale, a circa 5,8 milioni.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto balzato a 0,8 milioni dai precedenti 52mila euro.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 7,1 milioni, in aumento di 0,3 milioni rispetto a fine 2019.
Pierrel evidenzia che il posizionamento dei propri prodotti, sul mercato mondiale in generale e quello nordamericano in particolare, unito alla strategia che prevede, da una parte, l’aumento progressivo, ma costante, dei mercati di distribuzione e, dall’altra, una costante attenzione al contenimento dei costi e all’efficientamento della struttura, hanno permesso al gruppo di limitare l’impatto covid-19, registrando riduzioni meno importanti di quelle riportate dalla maggior parte delle società nazionali e mondiali.
Sulla base dei risultati conseguiti al 30 settembre 2020 e dell’outlook dei prossimi mesi, il CdA ha confermato i principali target 2020 del gruppo, come da ultimo rivisti nella riunione dello scorso 16 settembre, che prevedono ricavi lordi per circa 19,1 milioni e un Ebitda intorno ai 2,7 milioni.