Banche (-1,1%) – In evidenza Banco Bpm (+1,1%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dell’1,1% e in linea all’analogo indice europeo (-1,5%), frenando anche il Ftse Mib (-0,8%).

Sul mercato restano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.

Le attenzioni del mercato sono state puntate sull’esito delle elezioni presidenziali americane, che hanno visto prevalere il democratico Joe Biden.

In questo scenario, nonostante lo spread Btp-Bund sceso sotto i 125 pb dopo la conferma di rating e outlook da parte di Moody’s sull’Italia, sul comparto bancario sono proseguiti i realizzi dopo il rally delle ultime sedute, mentre è arrivata al termine la tornata delle trimestrali.

Sul Ftse Mib ok Banco Bpm (+%), sempre al centro delle attenzioni del mercato dopo l’apertura a operazioni di M&A, mentre frena ancora Mediobanca (-0,6%), su cui si è espresso l’Ad di Banca Mediolanum, Massimo Doris.

Sul Mid Cap tiene Mps (+0,3%), che sta valutando un rafforzamento patrimoniale, mentre scattano le prese di beneficio su Popolare di Sondrio (-0,7%), fresca di conti.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e che ha pubblicato i risultati del periodo febbraio-settembre 2020, successivo alla fine del commissariamento.