Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dell’1,2% e al di sotto dell’omologo indice europeo (-0,1%), risentendo dello stop del comparto bancario (-1,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,8%).
Sul mercato restano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.
Le attenzioni del mercato sono state puntate sull’esito delle elezioni presidenziali americane, che hanno visto prevalere il democratico Joe Biden.
Il rallentamento del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib contiene il calo Azimut (-0,2%), reduce dai conti.
Sul listino principale risale Nexi (+1,5%), al lavoro sull’operazione Nets e reduce dai risultati.
Sul Mid Cap frenano Banca Ifis (-0,4%), che ha acquistato un nuovo portafoglio di Npl, doValue (-2,1%) e Cerved (-3,9%), fresca di conti.
Sullo Small Cap stop per Banca Intermobiliare (-1,8%), che ha approvato i conti.