Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo dell’1,6% e allineato all’omologo indice europeo (-1,3%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1,1%) e facendo peggio del Ftse Mib (-0,4%).
Sul mercato restano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer e Moderna dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.
Il rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusa Anima (-2,7%) tra le Mid Cap.
Sul listino principale ancora denaro su Nexi (+0,6%), che ha annunciato l’accordo con Nets per la fusione e che potrebbe valutare altre opportunità di crescita esterna. Stop per Exor (-2,2%).
Sul Mid Cap realizzi su Banca Ifis (-0,5%) e doValue (-1,7%), che ha siglato un nuovo accordo di servicing, mentre sale ancora Cerved (+6,4%).
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-2,1%), alle prese con il piano di rilancio.