Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con uno scatto del 4% e in linea all’analogo indice europeo (+3,9%), sostenendo anche il Ftse Mib (+3,8%).
Sul mercato restano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer e Moderna dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.
In questo scenario, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 120 pb, il comparto bancario ha archiviato un’ottima settimana, sostenuto anche dalle attese di consolidamento.
Sul Ftse Mib boom di Bper (+19,8%), concentrata sull’acquisizione del ramo bancario da Intesa Sanpaolo (+2,9%) e con l’Ad di Unipol (primo azionista di Bper con il 18,9%), Carlo Cimbri, che si è detto favorevole a una potenziale fusione con Banco Bpm (+8,1%), il cui Ad Giuseppe Castagna ha aperto ancora una volta ad aggregazioni. Ok UniCredit (+4,4%), tornata al centro dei rumor di M&A con Mps.
Sul Mid Cap denaro su Mps (+6,2%), con il Governo al lavoro nell’ottica della privatizzazione.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e dopo la conferma del rating da parte di Fitch, oltre sulle mosse di Cassa Centrale Banca. La banca darà avvio alla conversione facoltativa delle azioni di risparmio e al raggruppamento azionario.