Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo dell’1% e in direzione opposta rispetto all’omologo indice europeo (+0,4%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1,3%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,5%).
Sul mercato restano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer, Moderna o Astrazeneca dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.
Lo stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusa Anima (-1,2%) tra le Mid Cap.
Sul listino principale bene Nexi (+1,3%), alle prese con le operazioni Sia e Nets e che potrebbe valutare altre opportunità di crescita esterna. Vendite su Exor (-0,6%).
Sul Mid Cap rallentano ancora Banca Ifis (-0,5%) e doValue (-0,1%), che ha esteso l’accordo di servicing con Iccrea, mentre recupera Cerved (+0,4%).
Sullo Small Cap sottotono Banca Intermobiliare (-0,4%), alle prese con il piano di rilancio.