Mercati – Europa prosegue il rialzo su ottimismo vaccino, Milano (+0,2%) frenata dal tonfo di Unicredit

Chiusura positiva per le borse europee, sostenute nel finale anche dalla buona intonazione di Wall Street con S&P 500 e Nasdaq che mettono a segno nuovi record storici.

A Milano il Ftse Mib ha terminato la seduta con un progresso dello 0,2% a 22.099 punti. Rialzi più marcati per il Ftse 100 di Londra (+1,9%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%).

Dicembre inizia dunque proseguendo il rally dell’azionario che ha caratterizzato lo scorso mese, spinto dall’ottimismo sui progressi nello sviluppo di un vaccino contro il Covid 19 che ha alimentato le speranze in un ritorno alla normalità e a una rapida ripresa dell’economia.

Moderna ha confermato un’efficacia del 94,1% del proprio vaccino, chiedendo alle autorità di regolamentazione le autorizzazioni necessarie in Europa e negli Stati Uniti, mentre Pfizer e Biontech hanno domandato il via libera all’UE per la distribuzione, aggiungendo di poter consegnare le prime dosi poche ore dopo l’approvazione.

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha però messo in guardia sul fatto che l’economia Usa rimane danneggiata e in uno stato di incertezza, nonostante i passi avanti nella lotta alla pandemia.

Powell non ha dato indicazioni su come l’Istituto di Washington risponderà a tali timori nel prossimo meeting di politica monetaria, reiterando però che userà qualsiasi mezzo a propria disposizione per sostenere la ripresa.

Parole che hanno alimentato le aspettative su un ulteriore intervento della Fed nella riunione del 15-16 dicembre, nel giorno della sua audizione davanti al Comitato per le attività bancarie del Senato Usa.

A sostenere il sentiment contribuiscono anche i dati positivi sull’attività manifatturiera cinese, cresciuta sui massimi dell’ultimo decennio. Solida anche l’attività manifatturiera dell’Eurozona e degli Stati Uniti, anche se l’Ism di novembre Usa ha deluso le attese.

L’Ocse ha stimato una crescita del 3,6% per il Pil del Vecchio Continente nel 2021, mentre prevede un tasso di disoccupazione italiano in rialzo al 9,4% nel 2020 e all’11% il prossimo anno. L’Istat, invece, si attende una contrazione dell’economia dell’8,3% quest’anno.

Intanto, la lettura finale del Pil italiano del terzo trimestre ha evidenziato una crescita del 15,9% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito del 5% nei confronti del pari periodo 2019. La stima preliminare indicava un +16,1% su base trimestrale e un -4,7% tendenziale.

Sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro balzato sui massimi di tre mesi a 1,205 e il dollaro/yen poco mosso a 104,3.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 47,5 dollari e il Wti (-1,4%) a 44,7 dollari, dopo che l’Opec+ ha rinviato il meeting formale per discutere se aumentare la produzione a partire da gennaio.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 119 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo allo 0,67%.

Tornando a Piazza Affari, in forte calo Unicredit (-8%) dopo la notizia che Jean Pierre Mustier lascerà la carica di Ceo alla fine del suo mandato ad aprile 2021. In rosso anche Amplifon (-3,55), Campari (-2,5%), Diasorin (-2,5%), Recordati (-1,9%) e Snam (-1,8%), mentre avanzano Stm (+4,5%), Intesa Sanpaolo (+2,75) e Atlantia (+2,7%).