Il Ftse Italia Banche termina con un calo dello 0,8% e in direzione opposta all’analogo indice europeo (+2,5%), frenando in parte anche il Ftse Mib (+0,2%).
Sul mercato restano i timori per i contagi da coronavirus che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), con alcuni Paesi che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita (e di cui si vedono gli effetti), e per gli impatti sulla già debole ripresa economica. Il tutto in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer, Moderna o Astrazeneca dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.
In questo scenario, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 120 pb, sul comparto bancario sono prevalsi ancora i realizzi dopo il rally delle scorse sedute sostenuto anche dalle attese di consolidamento.
Sul Ftse Mib in gran spolvero Intesa Sanpaolo (+2,7%), sostenuta anche dall’upgrade ad ‘outperform’ da parte di KBW. Sotto pressione UniCredit (-8%), dopo l’ufficialità che il Ceo Jean Pierre Mustier lascerà l’incarico alla scadenza del mandato.
Sul Mid Cap rimbalza ancora Mps (+3,7%), sempre al centro di rumor di M&A e con l’Ad Guido Bastianini al lavoro sull’aggiornamento del piano industriale. La banca ha ceduto un portafoglio di immobili ad Ardian.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con Cassa Centrale Banca che non prenderà alcuna decisione entro fine 2020, secondo quanto ha dichiarato in un’intervista il presidente Giorgio Fracalossi.