L’utilizzo di fonti rinnovabili crescerà velocemente nei prossimi 30 anni e avrà notevoli impatti positivi sull’ambiente e sulla qualità della vita delle persone, determinando una riduzione dei costi energetici e della spesa sanitaria grazie al minor inquinamento dell’aria.
Questi i principali risultati dello studio “Electrify Italy – Un triangolo elettrico per la transizione energetica”, realizzato da Fondazione Enel, Politecnico di Torino e Massachusetts Institute of Technology (MIT) Laboratory for Information and Decision Systems con l’obiettivo di valutare e quantificare i benefici ambientali, economici e sociali per il Paese derivanti dalla transizione energetica e dal processo di graduale elettrificazione dei consumi.
I risultati mostrano come il “triangolo dell’elettricità”, ovvero un paradigma basato su generazione di energia da fonti rinnovabili, elettrificazione dei consumi finali e reti elettriche efficienti e digitalizzate, sia lo schema che consente di coniugare produzione di energia pulita e consumo efficiente, con conseguenti sensibili miglioramenti delle prestazioni non solo energetiche, ma anche ambientali, economiche e sociali.
Secondo lo studio, nei prossimi due anni le energie rinnovabili rappresenteranno circa il 48% del totale delle fonti di approvvigionamento energetico, superando quota 85% nel 2050. Questo cambiamento favorirà il processo di elettrificazione dei consumi che raggiungerà percentuali rilevanti in diversi settori nei prossimi trent’anni: dall’industria (42%) ai trasporti (41%) passando per il residenziale (53%).
Notevoli i vantaggi per il Paese in termini ambientali, economici e sanitari che apporterà la transizione energetica. In base alle stime, le emissioni di CO2 dovrebbero, infatti, più che dimezzarsi nei prossimi 30 anni, con le più significative riduzioni previste già nei 20 anni a venire.
La transizione energetica avrà, inoltre, impatti rilevanti sulle finanze pubbliche e private, con effetti come la riduzione del 17% del costo delle bollette e della spesa sanitaria quantificabile in circa 692 miliardi di euro al 2050, in virtù del miglioramento della qualità dell’aria e della riduzione dell’inquinamento atmosferico.
La ricerca realizzata propone un metodo di valutazione che utilizza input provenienti da analisi settoriali di scenari futuri, come i consumi di diverse materie prime energetiche e l’efficienza media delle tecnologie correlate.
Rispetto ad altri metodi di valutazione, quello proposto, oltre a fornire la percentuale di energia elettrica sul consumo finale totale, è in grado di calcolare il contributo specifico dell’elettrificazione agli scenari di transizione energetica, misurato in termini di parametri economici, sociali e ambientali.