Mps – Oggi il cda sul nuovo piano industriale, rumor su rafforzamento patrimoniale da 2-2,5 mld

Oggi si tiene il cda di Mps con all’ordine del giorno l’approvazione del nuovo piano industriale sl 2025, a cui ha lavorato l’Ad Guido Bastianini con il supporto degli Oliver Wyman e Mediobanca

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, il piano dovrebbe essere accompagnato da un rafforzamento patrimoniale da 2-2,5 miliardi che dovrebbe servire ad assorbire gli impatti derivanti dalla scissione di 8,1 miliardi di Npe a favore di AMCO, gli ultimi accantonamenti stanziati per fronteggiare i potenziali rischi legali, oltre che il mutato contesto macroeconomico alla luce degli effetti del Covid-19.

Il rafforzamento patrimoniale, secondo quanto riporta il quotidiano, servirà anche per fare fronte il piano di ristrutturazione e di riduzione dei costi. Sarebbero previsti 4 mila esuberi, in parte compensati da 1.000 assunzioni.

La banca nei giorni scorsi ha spiegato che “il documento, che costituisce il presupposto necessario per l’avvio dell’interlocuzione con DG Comp, conterrà taluni scenari di fabbisogno patrimoniale coerenti con le ipotesi di piano strategico”, aggiungendo che “entro la fine del mese di gennaio 2021 la banca sottoporrà alla BCE il proprio capital plan comprensivo delle misure propedeutiche al necessario rafforzamento patrimoniale”.

Nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni secondo cui potrebbe essere un piano a due fasi quello che l’Ad ha predisposto.

La prima fase sarebbe rappresentata dalla suddetta ricapitalizzazione, mentre la seconda prevedrebbe una potenziale aggregazione con un’altre banca. Per una fusione spingono il Tesoro, primo azionista di Mps con il 64,2% del capitale, nell’ottica della privatizzazione entro il 2021 sulla base degli accordi con le autorità europee, e la BCE.

I rumor continuano ad accostare l’istituto toscano ad UniCredit, anche se bisognerà attendere la scelta del nuovo Ceo di quest’ultima per capire in che direzione vuole muoversi.