Nel 2020 il Ftse Italia Moda ha registrato un rialzo dell’11,3 per cento, al di sotto del corrispondente europeo (+14,2%) sovraperformando comunque il Ftse Mib (-5,4%).
Anno complesso che ha risentito della pandemia da Covid-19. Le misure di lockdown adottate in molti Paesi del mondo nel tentativo di contenere la diffusione del virus hanno imposto un duro freno all’economica globale. Per favorire la ripresa la UE ha approvato il Recovery Fund, mentre gli Usa – dove alle elezioni presidenziali è stato eletto il democratico JoeBiden – si sono attivati per massicci pacchetti di stimolo. Dopo lunghi mesi di test clinici sono arrivati i primi vaccini anti Covid e a fine anno hanno avuto inizio le prime vaccinazioni.
Tornando al settore moda, Moncler, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha guadagnato il 25,1 per cento. La società ha raggiunto un accordo con Sportswear Company per l’acquisto di Stone Island per complessivi 1,15 miliardi.
La Maison del piumino non prevede particolari miglioramenti nella prima parte del 2021 rispetto all’attuale difficile situazione legata alla pandemia e conta di rivedere una ripresa e una “nuova normalità” a partire dalla seconda metà del prossimo anno.
Mid a due velocità, con Cucinelli in progresso del 13,1%; lettera invece su Ferragamo (-15,4%) e Tod’s (-31%).
Tra le small, tutte in territorio negativo, Rosss ha contenuto le vendite (-1,7%).
BasicNet (-20%), attraverso la controllata BasicTrademark, ha completato il riacquisto di tutti i diritti del marchio Kappa per il territorio giapponese, a seguito dell’accordo firmato a fine luglio. Il corrispettivo dell’operazione è stato pari a 13 milioni di dollari.
Forti vendite su Aeffe (-44,6%) che, attraverso la controllata Velmar, ha siglato un accordo di licenza pluriennale con Chiara Ferragni per le collezioni intimo e beachwear.La prima collezione, frutto della nuova collaborazione, sarà quella dedicata alla FallWinter 2021/22.
In coda al settore scivola Ovs (-47,7%) che ha avviato una trattativa in esclusiva con Stefanel. L’offerta, da complessivi 3,2 milioni, riguarda il marchio di quest’ultima e 23 punti vendita diretti situati nei centri storici di alcune delle principali città italiane, con l’obiettivo di arricchire il portafoglio di Ovs con un brand riconosciuto in Italia e nel mondo, in particolare nella maglieria donna.