Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sopra la parità, con l’attenzione degli operatori sempre rivolta all’escalation della pandemia e in una giornata che si preannuncia ricca dal punto di vista dei dati macroeconomici.
Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, con i principali indici americani che rimbalzano dopo il calo di lunedì e con gli occhi puntati sul voto in Georgia. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,6%.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in ribasso dello 0,4%, mentre Shanghai avanza dello 0,6% e Hong Kong dello 0,3%, nonostante il presidente americano uscente Donald Trump abbia firmato un ordine esecutivo che vieta le transazioni con otto gruppi cinesi di pagamenti digitali tra cui Alipay, parte di Ant Group.
Sul fronte macro, il Caixin China General Services Pmi è calato a 56,3 a dicembre 2020 dai massimi di oltre un decennio di 57,8 segnato a novembre.
L’agenda di oggi prevede, inoltre, la lettura finale di dicembre degli indici Pmi servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti.
In Europa verranno diffuse anche la stima preliminare di dicembre dell’inflazione francese e tedesca, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno i dati Adp sull’occupazione americana nel settore privato lo scorso mese.
Il focus dei mercati resta inoltre sul ballottaggio in Georgia che deciderà chi prenderà il controllo del Senato Usa, con una vittoria dei Democratici che assicurerebbe la maggioranza in entrambi i rami del Congresso.
Secondo gli analisti, questo potrebbe voler dire un incremento delle tasse per finanziarie maggiori stimoli fiscali, mentre, al contrario, una vittoria repubblicana significherebbe che il partito avrebbe numeri sufficienti per ostacolare l’agenda del neo presidente Joe Biden.
Da segnalare, infine, il compromesso trovato dall’Opec+ che ha confermato gli attuali livelli di produzione anche a febbraio. I tagli all’offerta verranno poi ridotti progressivamente da 7,2 milioni a 7,05 milioni di barili a marzo, e solo a Russia e a Kazakistan sarà consentito di aumentare i quantitativi, con l’Arabia Saudita che compenserà.