Utility (-0,9%) – Falck Renewables in coda alle Mid Cap (-4,9%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso a -0,9%, facendo meglio del corrispondente europeo (-1,3%) ma al di sotto del Ftse Mib (-0,5%).

Seduta debole per le borse europee, in un clima sempre condizionato dalla pandemia. Negli Usa focus sul ballottaggio in Georgia, decisivo per determinare l’eventuale controllo del Senato da parte dei Democratici.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 114 punti, con il rendimento del decennale italiano allo 0,56%.

Tornando al comparto utility, tra le big arginano le vendite Snam (-0,2%) ed Enel (-0,7%).

A2A (-1%) ha siglato un accordo per rilevare il 27,7% di Saxa Gres, gruppo imprenditoriale con sede ad Anagni (FR) nato nel 2015 per introdurre i principi dell’economia circolare nel settore della produzione di ceramiche.

Hera (-2,6%) ha comunicato che il Contratto di Sindacato fra i Soci pubblici modenesi sottoscritto il 26 giugno 2018 da 20 azionisti pubblici avente ad oggetto la disciplina delle modalità di consultazione e assunzione congiunta delle decisioni delle Parti relative alla loro partecipazione in Hera, a seguito di alcune modifiche, esprime ad oggi il 10,36013% del capitale dal precedente 10,37056 per cento.

Tra le mid, scivola in coda Falck che cede il 4,9 per cento. Tra le small, balzo di Alerion (+16,7%) e Biancamano (+15,7%).

Infine, il mese di gennaio è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 53,10 €/MWh, con un incremento del 11,9% rispetto a gennaio 2020 ma in calo del 1,7% rispetto a dicembre 2020.