Banche (+3,7%) – Volano Bper (+9,8%) e Banco Bpm (+7,3%) nella settimana

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un rialzo del 3,7% e sotto-performando l’analogo indice europeo (+6%), sostenendo anche il Ftse Mib (+2,5%).

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sul possibile varo di altre misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, iniziata in vari Paesi negli ultimi giorni del 2020 e che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi, grazie anche all’ok arrivato dall’Ema al vaccino di Moderna dopo quello arrivato prima di Natale per Pfizer/Biontech.

In Italia l’attenzione resta sulla potenziale crisi di Governo a causa dei paletti che Italia Viva, uno dei partiti che sostiene l’esecutivo, sta cercando di imporre nella costruzione del Recovery Plan, passando la palla al premier Giuseppe Conte.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund sceso in area 110 pb, sul comparto bancario sono prevalsi gli acquisti.

Sul Ftse Mib strappano Bper (+9,8%), che ha proseguito con il de-risking e in attesa di novità sul rinnovo del cda, e Banco Bpm (+7,3%), sostenute dal giudizio positivo di Exane Bnp Paribas. Le due banche sono al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A.

Bene Intesa Sanpaolo (+2,2%), che secondo rumor avrebbe raggiunto un accordo con Prudential per rilevare il 35% di Pramerica.

In rally UniCredit (+6,9%), sempre al centro dei rumor su una potenziale fusione con Mps, che secondo alcuni rumor di stampa non sarebbe ben vista da alcuni azionisti, mentre prosegue la ricerca del nuovo Ceo. Tiene Mediobanca (+0,1%), con Leonardo Del Vecchio salito al 12% del capitale.

Sul Mid Cap sprint di Mps (+9,3%), sempre al centro di voci sulla privatizzazione.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa.