Servizi Finanziari (-0,4%) – Avvio tonico per Fineco (+1%), titolo sui massimi storici

Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un ribasso dello 0,4% e in linea all’omologo indice europeo (-0,9%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,7%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,3%).

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sul possibile varo di altre misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, iniziata in vari Paesi negli ultimi giorni del 2020 e che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi, grazie anche all’ok arrivato dall’Ema al vaccino di Moderna dopo quello arrivato prima di Natale per Pfizer/Biontech.

In Italia l’attenzione resta sulla potenziale crisi di Governo a causa dei paletti che Italia Viva, uno dei partiti che sostiene l’esecutivo, sta cercando di imporre nella costruzione del Recovery Plan, passando la palla al premier Giuseppe Conte.

Lo stop del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Fineco (+1%), sui massimi storici dopo la raccolta netta record di dicembre. Tiene Banca Mediolanum (+0,2%), dopo la solida raccolta netta di dicembre.

Sul listino principale ancora realizzi su Nexi (-0,9%), alle prese con le operazioni Sia e Nets e che potrebbe beneficiare dell’operazione CashBack lanciata dal Governo.

Sul Mid Cap rallenta Banca Ifis (-0,6%), che nel 2020 ha acquistato 2,7 miliardi di Npl. Sottotono Cerved (-0,2%) e sottotono doValue (+0,1%).

Sullo Small Cap vendite su Banca Intermobiliare (-0,4%), in attesa degli esiti della trattativa in esclusiva per l’acquisto di Banca Consulia.