Intesa Sanpaolo procederà a ulteriori 1.000 assunzioni, in aggiunta alle 2.500 già previste dall’accordo sindacale del 29 settembre 2020 sottoscritto con FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA e UNISIN, finalizzato a un ricambio generazionale senza impatti sociali e alla valorizzazione delle persone del gruppo risultante dall’acquisizione di UBI Banca, con il quale si è data la possibilità ad almeno 5.000 persone di richiedere l’uscita volontaria per pensionamento o Fondo di Solidarietà.
Intesa Sanpaolo, facendo seguito alla verifica svolta con le organizzazioni sindacali in merito al raggiungimento delle almeno 5.000 uscite volontarie, intende infatti accogliere tutte le oltre 7.200 adesioni volontarie validamente pervenute e procedere di conseguenza, come chiesto dalle organizzazioni sindacali, a 3.500 assunzioni complessive, che saranno perfezionate entro il primo semestre 2024.
Questa decisione conferma l’efficace prosecuzione del processo di integrazione di Ubi Banca
nel gruppo Intesa Sanpaolo e segue l’accordo sindacale sottoscritto il 30 dicembre 2020 in
merito ai trattamenti riguardanti le 5.107 persone incluse nel ramo d’azienda da cedere a Bper Banca.
Nelle prossime settimane sarà avviata la procedura sindacale in relazione alla fusione per
incorporazione di Ubi Banca nella capogruppo Intesa Sanpaolo.