La crisi pandemica scoppiata nel 2020 ha spinto Beghelli a sviluppare una nuova linea di prodotti per la sanificazione dell’aria, lanciata per far fronte alla diffusione del virus e che ha riscontrato un crescente interesse da parte del mercato. Dispositivi che potrebbero rappresentare un driver importante per le prospettive future del gruppo, per i quali si prevede un aumento della domanda anche in un mondo post Covid.
“Siamo partiti dalla tecnologia dei raggi UV-C, già da noi utilizzata in passato per la realizzazione di dispositivi per la sanificazione di oggetti e dell’acqua, per affrontare il tema della sanificazione dell’aria, con la consapevolezza, avvalorata dalla letteratura scientifica, che la trasmissione dei virus avviene anche attraverso la propagazione aeriforme” spiega Fabio Pedrazzi, Direttore Affari Generali di Beghelli.
Un’esigenza da cui è nata la linea di prodotti SanificaAria, che mediante ventole opportunamente dimensionate, convogliano l’aria presente in un ambiente attraverso una cella in cui è presente la sorgente di raggi UV-C, resa assolutamente sicura da particolari soluzioni realizzative.
Come noto, prosegue Pedrazzi, “la capacità di abbattimento di virus e batteri da parte dei raggi ultravioletti di determinata lunghezza d’onda è estremamente elevata. Abbiamo sottoposto gli apparecchi a test presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, ricevendo conferma non solo dell’efficacia della tecnologia nell’inattivazione del virus, ma anche e soprattutto del fatto che, nel caso dell’apparecchio Beghelli, si ha una inattivazione pari ad oltre il 99%”.
Risultati validati anche dal rapporto scientifico sull’impiego dei prodotti realizzato dagli esperti del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova, che ne hanno confermato l’uso in aule, corridoi e uffici.
“Si pensi che solo dopo poche ore di accensione del prodotto in ambiente, la probabilità di trasmissione dell’infezione fra un soggetto infettivo ed uno sano si riduce praticamente a zero”.
Non sorprende quindi l’interesse mostrato dal mercato in un contesto come quello attuale, grazie al fatto che la sanificazione in sicurezza dell’aria mediante raggi UV-C consente di intervenire in tutti i luoghi chiusi e in tutte quelle situazione in cui il ricambio dell’aria in ambiente, previsto dai protocolli di prevenzione in essere, non risulta tecnicamente fattibile.
“Questo aspetto ha suscitato fin da subito grande interesse da parte dei responsabili di strutture scolastiche pubbliche e private, oltre che di aziende e del settore terziario” dichiara il Marketing Manager, Luca Beghelli.
“Ad oggi, già 61 scuole hanno acquistato ed installato i nostri apparecchi e anche i privati hanno colto immediatamente l’opportunità di aumentare la sicurezza degli ambienti domestici”.
“La nostra proposta commerciale si articola sia a livello nazionale che internazionale ed oltre alle vendite in Italia, che hanno già superato le nostre aspettative iniziali costringendoci ad uno sforzo eccezionale per far fronte alla domanda, stiamo già lavorando in oltre 22 paesi con azioni commerciali già concretizzate e campionature mirate” afferma il Marketing Manager.
Inoltre, “inizieremo a breve la distribuzione di ulteriori modelli per grandi superfici e di quelli che vedono combinate le funzioni di sanificazione con quelle di illuminazione e di illuminazione di emergenza, nostro fiore all’occhiello anche dal punto di vista brevettuale”.
Il tutto in previsione di una crescente domanda da parte del mercato non solo nel contesto attuale ancora in piena fase di emergenza, ma anche in un mondo post-Covid.
“I prodotti per la sanificazione dell’aria da noi sviluppati sono efficaci non solo sul Coronavirus, ma anche su altri virus della stessa famiglia” spiega Beghelli. “Pertanto riteniamo, anche grazie alla sempre crescente sensibilità della clientela privata ed istituzionale nei confronti della sicurezza e della qualità dell’aria, che sia ragionevole attendersi risultati di interesse anche nel medio/lungo periodo”.
Infatti, “dobbiamo tenere presente che i prodotti per la sanificazione dell’aria con tecnologia UV-C contribuiscono alla salubrità dell’aria agendo anche su virus influenzali e batteri, presenti in ambiente anche al di là della situazione di emergenza attuale”.
Opportunità che potrebbe rappresentare un importante driver di sviluppo futuro per il gruppo, dopo un 2020 inevitabilmente condizionato dagli effetti della crisi sanitaria e un outlook di breve periodo ancora condizionato da persistenti elementi di incertezza.
La società, infatti, prevede che i risultati 2020 evidenzino ricavi in calo rispetto all’anno precedente accompagnati da una riduzione dell’Ebitda, mantenendo però un livello di indebitamento finanziario non significativamente diverso dal 2019, in un quadro complessivo di sostenibilità del proprio business.
Per l’esercizio 2021, infine, in un contesto di graduale normalizzazione del quadro economico internazionale, la società prevede il quasi totale recupero della riduzione dei ricavi 2020 rispetto all’anno 2019.