Nelle sedute dall’11 al 15 gennaio il Ftse Italia Moda che ha ceduto il 1,8% facendo comunque meglio del corrispondente europeo (-3,7%) e allineandosi al Ftse Mib (-1,8%).
In settimana l’azionario ha risentito soprattutto dei timori legati alla pandemia. Focus anche sugli interventi di alcuni esponenti di Fed e Bce, oltre al nuovo piano di stimoli e l’avvio della stagione di trimestrali negli Usa, mentre in Italia i riflettori restano puntati sulla crisi di governo.
Moncler, unica big del settore, ha ceduto il 1,5%. Ha lanciato “Born to Protect”, una selezione di giacche uomo, donna e bambino interamente realizzate con materiali sostenibili.
Vendite anche sulle mid, con Cucinelli in flessione dello 0,2% a valle dei dati preliminari sul 2020 da cui sono emersi ricavi netti pari a 544,1 milioni, in diminuzione del 9,9% a cambi costanti (-10,5% a cambi correnti).
Fa peggio Tod’s che cede il 5 per cento.
Tra le small, bene in particolare Csp International (+5,4%) e Caleffi (+2,9%).
Ovs (+o,4%) che ha reso noto che il Mise ha rilasciato il proprio benestare all’assegnazione alla società stessa degli asset di Stefanel in amministrazione straordinaria, del marchio di quest’ultima e di alcune attività ad esso relative, tra le quali 23 negozi, l’archivio storico delle collezioni, il personale dei negozi e di sede prevalentemente coinvolto nello sviluppo prodotto.
BasicNet (-4,7%) ha acquistato, dal 4 all’8 gennaio 2021, 88.751 azioni proprie ad un prezzo medio di 4,277 euro per complessivi 379.551,09 euro.
Scivola in coda Aeffe, che lascia sul terreno il 7,2 per cento.
Secondo un report della Camera nazionale della moda italiana il settore moda italiano dovrebbe registrare nel 2021 un andamento migliore del previsto con un fatturato in crescita tra il 6% e il 15% e il consolidamento del Made in Italy sul mercato inglese, nonostante restino le incertezze legate a molteplici variabili esogene.