Nelle sedute dall’11 al 15 gennaio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso con una flessione dello 0,3% rispetto al +0,9% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al -1,8% del Ftse Mib.
In settimana l’azionario ha risentito soprattutto dei timori legati alla pandemia. Focus anche sugli interventi di alcuni esponenti di Fed e Bce, oltre al nuovo piano di stimoli e l’avvio della stagione di trimestrali negli Usa, mentre in Italia i riflettori restano puntati sulla crisi di governo.
Nel comparto tech e tlc di Piazza Affari, chiude poco mossa Stm (-0,3%) su cui Deutsche Bank e Kepler Cheuvreux hanno alzato i rispettivi target price (da 35 a 39 euro e 33 a 37 euro), per tenere conto dei volumi di iPhone attesi nei prossimi mesi.
In calo la tlc Telecom Italia (-5,4%) che ha collocato un green bond da 1 miliardo e scadenza 8 anni.
Contrastate le mid cap, mentre fra le aziende a minor capitalizzazione arretra Digital Bros (-12,9%).
Txt (+0,3%) è salita al 100% di Assiopay, acquistando il residuo 49% per 1,65 milioni.
Exprivia (-4%) ha ottenuto un finanziamento da 20 milioni assistito dalla Garanzia Italia.
Infine, Be (-4,1%) ha raggiunto un accordo per l’acquisizione dell’86% del capitale sociale di Firstwaters GmbH, società di Management Consulting, con sede a Francoforte e Vienna, per il segmento delle Financial Institutions.