Banche (-0,6%) – Vendite su Mediobanca (-1,8%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dello 0,6% e tenendo meglio dell’analogo indice europeo (-1,8%), frenando anche il Ftse Mib (-0,3%).

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sul possibile varo di altre misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, iniziata in vari Paesi negli ultimi giorni del 2020 e che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi, grazie anche all’ok arrivato dall’Ema al vaccino di Moderna dopo quello arrivato prima di Natale per Pfizer/Biontech, a cui a breve potrebbe aggiungere Astrazeneca.

In Italia l’attenzione resta sulla crisi di Governo innescata dallo strappo di Italia Viva a causa di divergenze sul Recovery Plan, provocando incertezza sull’evoluzione del quadro politico, in attesa di per capire se ci sono i margini per proseguire con una nuova maggioranza che sostenga l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte dopo il discorso del premier alle Camere.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund sceso in area 110 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.

Sul Ftse Mib frena Mediobanca (-1,8%), mentre tiene UniCredit (+0,2%), su cui continuano a rincorrersi i rumor sulla scelta del nuovo Ceo.

Sul Mid Cap sottotono Mps (-0,9%), il cui piano industriale prevede una perdita netta di 562 milioni per il 2021 e un utile netto di 559 milioni a regime nel 2025.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sulle mosse di Cassa Centrale Banca.