È notizia di pochi giorni fa che la statunitense Databricks, società che applica l’intelligenza artificiale all’analisi dei dati, ha raccolto oltre 2 miliardi di dollari in un nuovo round di finanziamento, raggiungendo una valutazione post-money di ben 29 miliardi di dollari.
La società con sede a San Francisco ha visto il proprio valore pressoché quintuplicarsi dalla fine del 2019 e nel 2021 è atteso lo sbarco a Wall Street, con una Ipo da almeno 35 miliardi di dollari, che potrebbe anche raggiungere quota 50 miliardi.
Ricordiamo che una delle cloud company rivali, Datarobot, poco meno di un mese fa ha incassato altre finanze portando la raccolta totale ad oltre 750 milioni di dollari e che Snowflake, che ha debuttato sul Nyse a settembre 2020, aveva raccolto 3,36 miliardi dall’Ipo e nella prima seduta aveva guadagnato il 112%, più che raddoppiando la propria capitalizzazione di mercato da 33 a oltre 70 miliardi di dollari.
Cifre straordinarie che testimoniano la grande attenzione e le aspettative del mercato americano nei confronti di un settore dalle elevate prospettive di crescita.
Alla luce di questi numeri è ancora più comprensibile la scelta di expert.ai (Expert System – EXSY) di accelerare lo sviluppo internazionale con particolare focus sugli Stati Uniti, che rappresentano un ecosistema fertile per l’innovazione e favorevole alla rapida scalabilità del business. Il mercato è infatti esattamente quello delle piattaforme di intelligenza artificiale, dove la piattaforma di expert.ai si distingue per le potenzialità uniche di comprensione del linguaggio (natural language understanding) ed elaborazione di informazioni complesse.
Il tutto, con l’obiettivo di replicare quanto di buono già dimostrato in Europa in un mercato caratterizzato da dimensioni maggiori e da una propensione agli investimenti molto più elevate.
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