Oil & Gas (-1,3%) – Bene Saipem (+2,1%) e Tenaris (+2,2%) nella settimana

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un ribasso complessivo del 2,3% a 21.572 punti, in un contesto appesantito dai timori per i ritardi nei vaccini alimentati dallo scontro tra Ue e AstraZeneca.

Nel corso della settimana, inoltre, la Federal Reserve ha chiarito di essere ancora lontana dall’alleggerire la propria politica ultra accomodante, rimarcando la pesante crisi economica e le difficoltà del mercato del lavoro Usa.

Indicazioni contrastanti sono poi arrivate dalla stagione delle trimestrali, con risultati in media sopra le attese ma con le società che hanno fornito un outlook ancora incerto sui prossimi mesi a causa della pandemia.

Ad alimentare il nervosismo sui mercati, infine, ha contribuito il caso Gamestop, al centro di un’ondata di acquisti da parte di investitori retail che stanno scommettendo su titoli fortemente shortati da parte degli hedge funds minandone la stabilità.

Ottava in altalena per le quotazioni del greggio, con i timori legati alle nuove varianti del virus e alla lenta distribuzione dei vaccini compensati dal taglio dell’offerta saudita e dal calo delle scorte Usa.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1,3%, rispetto al -3,6% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto bene Tenaris (+2,2% w/w) e Saipem (+2,1% w/w), quest’ultima dopo essersi aggiudicata un contratto di Front-End Engineering Design (Feed) da parte di Renergen, una societá sudafricana emergente nelle energie rinnovabili integrate, tramite la sua controllata al 100% Tetra4.

Bilancio settimanale negativo, invece, per Eni (-2,2% w/w). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in calo Saras (-6,1% w/w), mentre ha archiviato l’ottava in lieve ribasso Maire Tecnimont (-0,8% w/w).