Nelle sedute dal 1 al 5 febbraio il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +3,4%, facendo meglio del corrispondente europeo (+2,4%) ma al di sotto del Ftse Mib (+7%).
In settimana, l’attenzione si è concentrata prevalentemente sulla pandemia, le campagne di vaccinazione e sulla retail mania, che è andata ad affievolirsi col passare dei giorni. Focus anche sulle trimestrali e sui dati macro, in particolare sul job report statunitense in chiaroscuro. In Italia riflettori puntati su Mario Draghi e la formazione del nuovo governo.
Dopo essere sceso giovedì sotto 100 punti per la prima volta dal 2015, in chiusura di ottava lo spread Btp-Bund si è contratto a 98 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,54%.
Tornando al comparto utility, tra le big, ha fatto meglio A2A (+9,1%). Segue Hera (+5,3%) che ha firmato con Yara Italia e Sapio un memorandum volto a esplorare la possibilità di favorire la sostenibilità del settore agricolo impiegando l’idrogeno verde.
Lazard Asset Management è salita al 5,038% del capitale di Snam (+3,6%) in gestione discrezionale del risparmio.
Snam ha approvato alcune modifiche allo statuto sociale per riflettere il crescente impegno dell’azienda nella transizione energetica e a recepire le recenti disposizioni in tema di equilibrio di genere.
Terna (+3,3%) ha messo in esercizio la nuova linea elettrica interrata che collega Cortina d’Ampezzo con Auronzo di Cadore, in Veneto. Inoltre, è stata confermata per il terzo anno consecutivo al primo posto mondiale nel settore Electric Utilities del Dow Jones Sustainability World Index.
Italgas (+3,3%) ha lanciato una nuova emissione obbligazionaria “dual tranche” a tasso fisso con scadenze a 7 e 12 anni, di 500 milioni ciascuna. Inoltre ha avviato un’offerta di riacquisto fino a 300 milioni dei titoli obbligazionari con scadenza 2022 e 2024.
Enel (+3,1%) ha esaminato i risultati consolidati preliminari 2020, da cui è emerso un Ebitda ordinario a 17,9 miliardi in linea con il 2019.
Il colosso elettrico ha un potenziale di 25 miliardi di investimenti aggiuntivi che potrebbe attivare in Italia nell’ambito del Recovery Fund.
Tra le mid, Iren (+4,7%) tra il 25 al 29 gennaio 2021 ha acquistato azioni proprie per oltre 1 milione.
Alerion Clean Power (+1,5%) ha approvato il piano al 2023 che prevede un EBITDA a circa 160 milioni (cagr 30%), investimenti per 700 milioni con l’obiettivo di superare i 3 TWh di elettricità prodotta a fine piano.
Debole in coda Falck Renewables (+0,8%). JP Morgan Asset Management Holdings ne detiene il 3,163% del capitale in indiretta gestione non discrezionale del risparmio.
Tra le small, rally di Seri Industrial (+23,5%) e algoWatt (+21,9%), che ha analizzato i risultati industriali dell’esercizio 2020.
Infine, il mese di febbraio è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 60,27 €/MWh, con un incremento del 53,4% rispetto a febbraio 2020 ma in flessione dello 0,7% rispetto a gennaio 2021. A gennaio invece i consumi di gas naturale in Italia sono aumentati del 3% rispetto allo stesso mese del 2020.