“Non è in questi mesi che Bper può affrontare un’operazione straordinaria, qualunque essa sia” visto che “fra un paio di settimane effettuerà la migrazione del portafoglio clienti che acquisisce da Ubi Banca”.
Lo ha affermato Carlo Cimbri, Ceo di Unipol, primo azionista di Bper con il 18,9% del capitale, nel corso della conference call con sui risultati.
“Bper fra un paio di settimane effettua la migrazione del portafoglio clienti che acquisisce da Ubi Banca e questo non è la fine, ma l’inizio di un percorso, perché da lì inizia il lavoro vero che è l’integrazione dei clienti e del personale. Quindi Bper oggi è impegnata in una fase di discontinuità, una fase straordinaria, che sicuramente caratterizzerà il lavoro di Bper per tutto l’anno”, ha aggiunto il manager.
“Poi la nostra visione è che sicuramente il settore bancario si consoliderà. Le opzioni sono diverse, però bisogna fare le cose rispettando i tempi e anche le condizioni in cui si trova ogni gruppo bancario e Bper oggi ha questo percorso”, ha sottolineato Cimbri.
“Noi come azionisti di Bper siamo aperti a qualunque ipotesi che crei valore e che corrisponda agli interessi industriali del gruppo Unipol” poiché “non siamo solo un socio finanziario, ma anche industriale”, ha riportato il manager.
“Bper è il nostro partner insieme a Sondrio, nel settore della bancassicurazione, qualunque variazione di perimetro noi lo valuteremo anche in funzione di quale tipo di interesse potremmo avere per i canali di bancassicurazione: un canale bancario che ci vede azionisti deve prevedere la distribuzione dei nostri prodotti.
Questo è un punto chiave della nostra strategia industriale, quindi siamo aperti a qualsiasi tipo di fusione che possa creare valore e che corrisponda agli interessi industriali del gruppo Unipol”, ha puntualizzato il Ceo di Unipol.
In merito ai dividendi che saranno corrisposti da Unipol e della controllata UnipolSai, il manager ha spiegato che “sono gia’ stati vagliati dal regolatore, a cui – come richiesto – abbiamo preventivamente illustrato i risultati attesi, la nostra solidità e la qualità del nostro bilancio che è forte e prudente al di là degli utili”.
“Abbiamo bilanci robusti sia sul 2019 sia sul 2020. Rimane il nostro intendimento e abbiamo tutte le possibilità di rispettare gli obiettivi del piano industriale al 2021 sulle cedole. Stiamo tuttavia attraversando ancora una situazione particolare, valuteremo insieme ai regolatori il da farsi ma lo faremo nel momento in cui il regolatore stesso riterrà che la fase di maggiore rischio dell’economia sia assorbito”, ha aggiunto Cimbri.
Il manager ha poi riportato che la cessione della Torre Velasca di Milano genererà una plusvalenza di 70 milioni secondo gli IAS a livello consolidato e di 80 milioni a livello civilistico. “Sarà contabilizzata nel primo trimestre di quest’anno”, ha sottolineato Cimbri.