Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dello 0,4% e poco al di sotto dell’analogo indice europeo (0,0%), frenando anche il Ftse Mib (-0,7%).
Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture, anche se la situazione sembrerebbe migliorare.
In Italia l’attenzione resta su Mario Draghi, che ha sciolto la riserva e formato il nuovo Governo dopo le consultazioni con le forze politiche. In settimana l’esecutivo riceverà la fiducia delle Camere.
In questo scenario, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 90 pb, sul comparto bancario è scattato qualche realizzo.
Sul Ftse Mib vendite su Mediobanca (-0,8%), in attesa delle prossime mosse di Leonardo Del Vecchio. Prese di beneficio su Bper (-1,5%) e Banco Bpm (-1,3%), reduci da un rally e con le due banche al centro dell’attenzione del mercato in ottica M&A.
Sul Mid Cap risale Mps (+1,3%), in attesa di capire come il nuovo Ministro dell’Economia, Daniele Franco, vorrà gestire l’iter di privatizzazione. La banca è oggetto di rumor su una possibile soluzione ai potenziali rischi legali.
Ok Creval (+0,8%), su cui non si è verificata la golden power nell’ambito dell’Opa lanciata da Crédit Agricole Italie, e Popolare di Sondrio (+1,9%), oggetto di indiscrezioni nell’ambito del consolidamento bancario.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con la banca che ha ceduto altre quote del capitale di Bankitalia.