La riunione di ieri del Cda di CDP per approvare un’offerta vincolante per l’88% di Autostrade per l’Italia è rimasta aperta e proseguirà oggi pomeriggio.
La nuova proposta dovrebbe aggirarsi tra 9,2 e 9,4 miliardi, non distante da quella precedentemente rifiutata da Atlantia, incluso lo “sconto manleva” di 1 miliardo per la copertura dei rischi legati al crollo del ponte Morandi a Genova.
Atlantia avrà poi tre giorni, fino al Cda già fissato per venerdì, per valutare l’offerta del consorzio Cdp-Blackstone-Macquarie, che sarebbe in ogni caso subordinata all’approvazione del piano economico finanziario di Autostrade da parte del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica).
Nel frattempo il titolo Atlantia avanza ancora del 4,1% in area 16,4 euro (Ftse Mib -0,5%), dopo il +4,6% di ieri, favorito anche dal fermento nel settore innescato dall’Opa su Astm. A tal proposito, il fondo Tci (secondo azionista di Atlantia con una quota del 10%) ha rimarcato come la valutazione di Astm confermi la sua valorizzazione dell’88% di Aspi stimata in 11-12 miliardi.