Banche (+2%) – Avvio pimpante per Intesa SP (+1,2%) e Banco Bpm (+1,4%)

Il Ftse Italia Banche inizia la settimana con un rialzo del 2% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+1,1%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,8%).

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture, anche se la situazione sembrerebbe migliorare. Ulteriori preoccupazioni derivano dalle varianti del virus e dall’incertezza sull’intensità dell’efficacia dei vaccini su di esse.

In Italia l’attenzione resta sui primi provvedimenti a sostegno dell’economia che prenderà il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi dopo avere ricevuto la fiducia del Parlamento.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund sceso in area 100 pb, il comparto bancario ha archiviato una seduta tonica.

Sul Ftse Mib bene Intesa Sanpaolo (+1,2%), il cui presidente Gian Maria Gros-Pietro in un’intervista ha spiegato di non scorgere sinergie per fusioni, UniCredit (+3,6%), in attesa di capire la strategia del neo Ceo Andrea Orcel, Bper (+2,8%) e Banco Bpm (+1,4%), al centro dell’attenzione del mercato in ottica M&A.

Sul Mid Cap tiene Mps (0,0%), in attesa di capire come il nuovo Ministro dell’Economia, Daniele Franco, vorrà gestire l’iter di privatizzazione, mentre frena Creval (-1%), su cui circolano indiscrezioni sulle possibile mosse di Crédit Agricole in vista dell’Opa.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sulle intenzioni di Cassa Centrale Banca.