Il Ftse Italia Banche chiude con un guadagno dell’1,8% e poco al di sotto dell’analogo indice europeo (+2,4%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (-0,2%).
Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture, anche se la situazione sembrerebbe migliorare. Ulteriori preoccupazioni derivano dalle varianti del virus e dall’incertezza sull’intensità dell’efficacia dei vaccini su di esse.
In Italia l’attenzione resta sui primi provvedimenti a sostegno dell’economia che prenderà il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi dopo avere ricevuto la fiducia del Parlamento.
In questo scenario, nonostante lo spread Btp-Bund risalito in area 105 pb, il comparto bancario ha archiviato una seduta tonica.
Sul Ftse Mib in evidenza Banco Bpm (+1,9%), al centro dell’attenzione del mercato in ottica M&A, UniCredit (+2,5%), al lavoro in vista del rinnovo del board e che potrebbe avere un nuovo partner nella bancassurance, e Intesa Sanpaolo (+2,3%), che prosegue con l’iter per l’incorporazione di Ubi Banca.
Sul Mid Cap poco mossa Mps (-0,1%), in attesa di capire come il nuovo Ministro dell’Economia, Daniele Franco, vorrà gestire l’iter di privatizzazione.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sulle intenzioni di Cassa Centrale Banca.