Banor Sim sarebbe rimasto l’unico operatore in lizza per acquisire la quota di controllo di Banca Profilo, pari al 62,4% del capitale, la cui cessione sarebbe entrata alle battute finali.
Lo si apprende da Il Sole 24 Ore, secondo cui Banor Sim avrebbe offerto circa 160 milioni per suddetta partecipazione, anche se negli ultimi giorni si sarebbero affacciati altri
possibili compratori, anche se si tratterebbe di manifestazioni di interesse preliminari.
Nei giorni scorsi il quotidiano aveva riportato Banor Sim sarebbe tornata in corsa per la possibile acquisizione della quota di controllo della banca, dopo nei giorni precedenti Sator Private Equity, il fondo guidato da Matteo Arpe che ha in capo tale quota, avrebbe rifiutato la prima offerta arrivata lo scorso 12 febbraio da parte della stessa Sim. Un incontro tra gli esponenti del fondo e della Sim si sarebbe svolto lo scorso 1° marzo.
L’offerta avanzata da Banor Sim non comprenderebbe l’immobile di Milano dove la banca ha la sede e la partecipazioni in Tinaba detenuta da Banca Profilo, pari al 15% del capitale.
Per la partecipazione di maggioranza di Banca Profilo, oltre a quella di Banor Sim (interamente in contanti), erano arrivate anche le proposte di Banca Finint (tramite scambio azionario) e del fondo RiverRock (che però è non vincolante). Queste ultime due sarebbero ormai quasi fuori dalla partita.
Lo scorso 4 giugno 2020 Sator Private Equity aveva annunciato l’avvio di un processo finalizzato alla valorizzazione della già citata partecipazione con l’assistenza dell’advisor finanziario Lazard.
Il quotidiano ha riportato che ieri si è svolta l’assemblea dei sottoscrittori del fondo, che andrà in scadenza a marzo 2022 dopo una proroga, in occasione della quale Lazard avrebbe fatto il punto della situazione sullo stato delle trattative.
Intorno alle 10:00 a Piazza Affari il titolo cede lo 0,4% a 0,24 euro, mentre l’indice di settore segna un calo dello 0,2 per cento.