Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+2,3%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,3%).
In Europa il focus resta da un lato sull’andamento sulle misure restrittive per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi.
In Italia l’attenzione resta sui primi provvedimenti a sostegno dell’economia che prenderà il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi.
In questo scenario, nonostante lo spread Btp-Bund sceso in area 95 pb, il comparto bancario ha archiviato una seduta positiva, beneficiando anche delle attese di M&A e sulla probabile rimozione della raccomandazione sui dividendi da parte della BCE a fine settembre.
Sul Ftse Mib bene Intesa Sanpaolo (+1,5%), che a breve incorporerà Ubi, e Banco Bpm (+0,9%), al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A.
Sul Mid Cap frena Mps (-0,4%), in attesa di capire come il nuovo Ministro dell’Economia, Daniele Franco, vorrà gestire l’iter di privatizzazione. Sottotono Creval (-0,3%), con l’Opa di Crédit Agricole che potrebbe partire a breve.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e dopo che Cassa Centrale Banca ha deciso di sfilarsi dalla partita.