Titolo in rialzo a Piazza Affari, complici i risultati d’esercizio 2020 che hanno registrato un utile netto adj pari a 275,4 milioni rispetto ai 5 milioni del 2019.
Le azioni Webuild guadagnano il 6,95% a 1,8 euro rispetto al +0,3% del Ftse Italia Mid Cap.
I volumi di contrattazione si attestano a 4,2 milioni di azioni passate di mano, quasi raddoppiati rispetto alla media giornaliera calcolata sui tre mesi precedenti pari a 2,6 milioni di azioni trattate.
Il titolo continua il suo rally al rialzo iniziato lo scorso ottobre (+97%), ritornando sui massimi da fine novembre 2019.
Banca Akros raccomanda cautela (‘Hold’), individuando un target di prezzo più basso delle attuali quotazioni e pari a 1,4 euro, pur commentando che a livello operativo i risultati sono stati sopra le attese.
Secondo i dati raccolti da Bloomberg, i giudizi degli analisti si dividono in 1 “buy”, 5 “hold” e nessun “sell”, con un target price medio pari a 1,61 euro, importo che rappresenta un potenziale upside medio dell’11% circa.
Il numero uno del gruppo Pietro Salini, durante la conference call, ha confermato i target 2023, con ricavi compresi tra 7,4 e 8,3 miliardi, un Ebitda margin oltre l’8,5% e un indebitamento netto compreso tra 300 – 40 milioni. Confermate anche sinergie ed efficienze legate all’operazione Astaldi, che varranno a regime 120 milioni di Ebitda dal 2023.