Nel 2020 le vendite di E.ON sono aumentate su base annua del 48% a 60,9 miliardi.
Un andamento che ha beneficiato in particolare delle performance del business Energy Networks (+51% a 18,3 miliardi) e Customer Solutions (+52% a 48,3 miliardi) principalmente grazie all’inclusione delle attività di innogy.
L’Ebitda Adjusted è salito del 24% a 6,9 miliardi (l’11,3% dei ricavi) e l’Ebit Adjusted del 17% a 3,8 miliardi (il 6,2% del fatturato).
L’utile netto Adjusted ha registrato un +7% a 1,6 miliardi (il 2,7% dei ricavi), al di sotto tuttavia dell’intervallo stimato tra 1,7 e 1,9 miliardi.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 cifra in 24 miliardi, in leggero aumento di 1,1 miliardo rispetto a fine dicembre 2019.
Gli investimenti del gruppo sono calati del 24% a 4,2 miliardi, di questi l’81% è stato destinato al business Energy Networks (+42% a 3,4 miliardi).
Il management proporrà un dividendo di 0,47 euro per azione per il 2020, che aumenterà fino al 5% all’anno fino al 2023.
Per il 2021, nonostante la pandemia in corso, E.ON prevede un Ebit Adjusted compreso tra 3,8 e 4 miliardi e un utile netto Adjusted compreso tra 1,7 e 1,9 miliardi.